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Trasformazione dell'energia termica in energia meccanica

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Il motore termico comunemente chiamato motore a scoppio è un oggetto capace di trasformare l'energia. I n questa guida vi illustreremo cos’è e il suo funzionamento. Il motore a scoppio è una macchina motrice endo termica. Esso permette di convertire l’energia chimica ,all’interno di una miscela aria combustibile, come ad esempio la benzina o il diesel ,il cherosene o il GPL, in lavoro meccanico. Questo lavoro meccanico è reso disponibile all’albero motore e in generale al sistema di combustione .La conversione energetica avviene all’interno della camera di combustione. All’interno di essa, i gas combusti generano una alta pressione ed aumento di volume ,spingendo il pistone verso il basso .Il pistone a sua volta fa ruotare l’albero motore .La miscela impiegata per il funzionamento del motore a scoppio è un combustibile: potrà essere benzina, gasolio, GPL o altri derivati del petrolio. L’ossigeno dell’aria funziona invece come comburente. A seconda del tipo di combustibile impiega...

Motor sport e non solo

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Buongiorno a tutti con questo blog voglio condividere con tutti voi la passione per i motori ed in generale per auto e moto , a partire dal motore 50cc del ciao Piaggio fino al v8 della Dodge viper un saluto a tutti voi. Fra poco inizierò  un progetto di restauro di una Lambretta 150 cc  LI 3 serie del 1962 , vi tengo aggiornati. Ciao.

Il Motore a Quattro tempi

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Il funzionamento dei motori a benzina 4 tempi, si basa sull'effettuazione, a ritmi velocissimi, di un ciclo composto da quattro fasi: aspirazione, compressione, espansione (scoppio) e scarico. L'accensione del combustibile (benzina), detta impropriamente scoppio, che dà luogo all'espansione avviene tramite una scintilla generata dalla singola o dalla doppia candela presente sulla testa del motore. La differenza fondamentale fra il 4 ed il 2 tempi è che nel primo, la fase utile (scoppio) avviene in 4 corse del pistone e quindi a due giri dell'albero motore corrisponde una sola fase utile; nel secondo, la fase utile si ha invece con 2 corse del pistone (compressione-aspirazione, espansione-scarico) e quindi con un solo giro dell'albero motore. Teoricamente, dunque, un motore 2 tempi, a parità di giri dell'albero, è in grado di fornire una potenza doppia di un 4 tempi. Com'è facilmente intuibile, la realtà è diversa… Il quattro tempi è dotato di valvole ed è al...

Ciclo a 2 tempi

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CICLO A DUE TEMPI. Il ciclo a due tempi realizza le medesime quattro fasi del normale motore a quattro tempi ma il pistone compie due sole corse, da cui la denominazione di motore a due tempi. La fase di scoppio avviene ad ogni giro dell’ albero motore ed il ciclo completo si compie in sole due corse del pistone. Nel motore due tempi il cilindro possiede tre aperture (luci) chiamate luci di Ammissione, di Lavaggio e di Scarico. Queste luci, che hanno funzioni analoghe alle valvole del motore a quattro tempi, sono aperte e chiuse dalle pareti dello stantuffo stesso durante il suo movimento. Il pistone, inoltre, possiede uno speciale profilo deflettore che ha il compito di evitare la mescolanza dei gas combusti con la miscela fresca. La miscela non passa direttamente dal carburatore al cilindro, ma viene preventivamente aspirata e compressa (generalmente nel carter). Questo tipo di motore si differenzia da quello quattro tempi perché mancano gli organi di distribuzione e lubrificazione....

Motore a due Tempi

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Una caratteristica che distingue il motore a due tempi (escludendo i modelli con ammissione a disco rotante e le esigenze dell'impianto di accensione) dal quattro tempi è quella di poter funzionare perfettamente in entrambi i sensi di rotazione. Questo è permesso dal fatto che le luci di scarico/travaso vengono aperte e chiuse dal pistone in maniera speculare rispetto al punto morto inferiore, dove la luce di scarico è la prima ad aprire e l'ultima a chiudere. Al contrario, nel 4 tempi la simmetricità non c'è perché deve essere aperta soltanto una delle due valvole (salvo nel breve periodo dell'incrocio, in cui sono aperte entrambe), e tassativamente in modo asimmetrico rispetto al punto morto inferiore.